Storia della Direzione Generale

La scelta di dotare l’amministrazione dei beni culturali di un settore dedicato esclusivamente alla contemporaneità risale al 2000, quando viene istituita la DARC – Direzione generale per l’Arte e l’Architettura Contemporanee, con l’intento di affiancare alle tradizionali attività di tutela, protezione e restauro dell’antico, una nuova Direzione dedicata alla promozione, all’incentivo e alla valorizzazione della creatività contemporanea. Si tratta di una novità significativa: per la prima volta si integra la tutela del patrimonio culturale e del paesaggio con l’attenzione per l’arte e l’architettura contemporanee, cui viene riconosciuta pari dignità rispetto alle testimonianze del passato.

 

<<DPR 441/2000 Regolamento recante norme di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali (art. 5)     

 

Successivamente, l’ufficio subisce diverse modifiche, ampliando o restringendo le proprie competenze, adeguandosi di volta in volta alle riforme del Ministero. Nel 2007 con l’istituzione della PARC – Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanee, la Direzione cambia nome e funzione, acquisendo una nuova competenza sul paesaggio.

 

<< DPR 233/2007 Regolamento di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali (art. 7) 

 

Nel 2009 la PARC viene soppressa e le sue funzioni sono assorbite dal Servizio V della PaBAAC – Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee.

 

<<DPR 2 luglio 2009, n. 91 Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (art. 1)

 

Nel 2014 viene istituita la DGAAP – Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane, che amplia le proprie competenze sul contemporaneo, includendo la rigenerazione delle periferie urbane, per la prima volta oggetto specifico di azione da parte del Ministero.

 

<< DPCM 171/2014 Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (art. 16)

 

Nel giugno 2019 viene modificata la denominazione in DGCR – Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana, ampliandone le competenze.

 

<< DPCM 76/2019 n. 76 Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali (art. 18)

 

Nel dicembre 2019, a seguito di una riorganizzazione del Ministero, viene istituita la DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea con l’ampliamento delle competenze ai settori delle imprese culturali e creative, moda, design e fotografia, con l’articolazione in cinque servizi.

 

<< DPCM 169/2019 Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (art. 21)
<< DM del 28.01.2020 Articolazione degli uffici dirigenziali di livello non generale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (Allegato 3)

 

In ottobre 2023, a seguito di una riorganizzazione del Ministero, la DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea passa da cinque a tre servizi.

 

<< DPCM n. 167 del 17.10.2023 – Regolamento recante modifiche al regolamento di organizzazione del Ministero della cultura di cui al D.P.C.M. n. 169 del 2 dicembre 2019 >>

<< DM n. 51 del 09.02.2024 – Modifiche al decreto 28 gennaio 2020, recante “Articolazione degli uffici dirigenziali di livello non generale del Ministero della cultura” >>

 

Nel marzo 2024, si perfeziona la riorganizzazione del Ministero, confermando l’articolazione in tre uffici della DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea.

 

<< DPCM n. 57 del 15.03.2024 – Regolamento di organizzazione del Ministero della cultura, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance >>

<< DM n. 270 del 05.09.2024 – Articolazione degli uffici dirigenziali e degli istituti dotati di autonomia speciale di livello non generale del Ministero della cultura >>

Ultimo aggiornamento in data 4 Novembre 2024