La scelta di dotare l’amministrazione dei beni culturali di un settore dedicato esclusivamente alla contemporaneità risale al 2000, quando viene istituita la DARC – Direzione generale per l’Arte e l’Architettura Contemporanee, con l’intento di affiancare alle tradizionali attività di tutela, protezione e restauro dell’antico, una nuova Direzione dedicata alla promozione, all’incentivo e alla valorizzazione della creatività contemporanea. Si tratta di una novità significativa: per la prima volta si integra la tutela del patrimonio culturale e del paesaggio con l’attenzione per l’arte e l’architettura contemporanee, cui viene riconosciuta pari dignità rispetto alle testimonianze del passato.
Successivamente, l’ufficio subisce diverse modifiche, ampliando o restringendo le proprie competenze, adeguandosi di volta in volta alle riforme del Ministero. Nel 2007 con l’istituzione della PARC – Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanee, la Direzione cambia nome e funzione, acquisendo una nuova competenza sul paesaggio.
<< DPR 233/2007 Regolamento di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali (art. 7)
Nel 2009 la PARC viene soppressa e le sue funzioni sono assorbite dal Servizio V della PaBAAC – Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee.
Nel 2014 viene istituita la DGAAP – Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane, che amplia le proprie competenze sul contemporaneo, includendo la rigenerazione delle periferie urbane, per la prima volta oggetto specifico di azione da parte del Ministero.
Nel giugno 2019 viene modificata la denominazione in DGCR – Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana, ampliandone le competenze.
<< DPCM 76/2019 n. 76 Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali (art. 18)
Nel dicembre 2019, a seguito di una riorganizzazione del Ministero, viene istituita la DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea con l’ampliamento delle competenze ai settori delle imprese culturali e creative, moda, design e fotografia, con l’articolazione in cinque servizi.
<< DPCM 169/2019 Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (art. 21)
<< DM del 28.01.2020 Articolazione degli uffici dirigenziali di livello non generale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (Allegato 3)
In ottobre 2023, a seguito di una riorganizzazione del Ministero, la DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea passa da cinque a tre servizi.
<< DPCM n. 167 del 17.10.2023 – Regolamento recante modifiche al regolamento di organizzazione del Ministero della cultura di cui al D.P.C.M. n. 169 del 2 dicembre 2019 >>
<< DM n. 51 del 09.02.2024 – Modifiche al decreto 28 gennaio 2020, recante “Articolazione degli uffici dirigenziali di livello non generale del Ministero della cultura” >>
Nel marzo 2024, si perfeziona la riorganizzazione del Ministero, confermando l’articolazione in tre uffici della DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea.
Ultimo aggiornamento in data 4 Novembre 2024