Arte e Spazio Pubblico è un progetto di ricerca ideato e realizzato su iniziativa congiunta della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e della Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali, che indaga sulla produzione artistica nello spazio pubblico, anche al fine di individuare strumenti utili per promuoverne la conoscenza.
I risultati della prima edizione (2021-2023) rendono evidente la necessità di avviare una riflessione sulla conoscenza e sulla consistenza delle opere presenti nello spazio pubblico attraverso ricognizioni supportate da un idoneo strumento di rilevamento. Tale presupposto dà avvio alla seconda edizione del progetto (2024-2026), articolata in due fasi: una fase conoscitiva e di definizione metodologica (2024-2025) e una fase di elaborazione dello strumento di ricognizione, utile alla catalogazione e valorizzazione (2025-2026).
Nella prima fase sono coinvolti esperti di discipline storico-artistiche, giuridiche e conservative, con l’obiettivo di delineare approcci condivisi per definire, classificare e catalogare le opere nello spazio pubblico, analizzandone i rapporti con i contesti fisici e socio-culturali e la capacità di generare relazioni con i pubblici. La ricerca si fonda su un approccio interdisciplinare e partecipativo, volto a costruire una tassonomia per l’arte contemporanea nello spazio pubblico, capace di superare rigidità definitorie, al fine di restituire la natura processuale e intermediale delle pratiche artistiche, e volta a individuare criteri per il rilevamento delle opere.
In questa prospettiva, lo spazio pubblico è inteso come luogo aperto, urbano o naturale, liberamente fruibile dalla collettività, indipendentemente dalla proprietà o dalle modalità di gestione. Per “arte nello spazio pubblico” si intendono tutte le pratiche artistiche – pittoriche, scultoree, performative, musive, fotografiche, multimediali, installative e di design – realizzate per o all’interno di tali spazi. Viene inoltre stabilito di considerare contemporanei gli interventi realizzati dal 1945 a oggi. Nella seconda metà del Novecento, infatti, i concetti di arte e spazio pubblico sono stati oggetto di profonde trasformazioni, con un sostanziale cambio di paradigma, che ha visto una crescente diffusione di opere progettate in stretta relazione con contesti specifici, non solo spaziali o architettonici, ma anche storici, sociali e politici.
I tavoli di confronto, tenutisi il 3 e 4 novembre 2025 presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, costituiscono parte integrante del percorso di studio e ricerca della prima fase e sono stati occasione per esaminare quanto già prodotto. Ventuno esperti e sei moderatori hanno ragionato sulla possibilità di definire parametri adeguati per la classificazione, le mappature e le schedature dell’opera d’arte nello spazio pubblico:
- tavolo 1: definizione e classificazione dell’opera d’arte contemporanea dello spazio pubblico;
- tavolo 2: il rapporto dell’opera con il contesto;
- tavolo 3: strumenti per la definizione dei criteri di individuazione delle opere a fini ricognitivi.
I tre tavoli hanno rivolto ai partecipanti alcune puntuali domande, con lo scopo di arricchire, ed eventualmente verificare, alcuni aspetti concettuali e tecnici emersi nel corso del lavoro. L’obiettivo del progetto, infatti, è quello di contribuire, attraverso un percorso condiviso e interdisciplinare, alla formulazione di una scheda di catalogo specifico per l’opera d’arte nello spazio pubblico.
Ultimo aggiornamento in data 11 Novembre 2025


