La mostra Women in Comics, allestita presso Palazzo Merulana a Roma, è promossa dall’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia e co-prodotta da ARFestival e COMICON, in collaborazione con la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Aperta al pubblico dal 28 maggio all’11 luglio 2021.
Curata da Kim Munson e da Trina Robbins, è una collettiva di artiste statunitensi – che “hanno fatto la storia del fumetto nordamericano” – e giunge a Roma direttamente da New York in esclusiva europea.
L’esposizione originale è allestita una sola volta nel 2020 alla Galleria della prestigiosa Society of Illustrators di New York, l’Associazione professionale fondata da Henry S. Fleming nel 1901 (oggi diretta da Anelle Miller) che, oltre alle mostre, dal 1959 ogni anno, produce e pubblica Illustrators Annual, considerato uno dei più importanti cataloghi di illustrazione del mondo.
Composta da 90 opere originali, la mostra Women in Comics propone una storia di autodeterminazione dei comics nordamericani grazie alle sue 25 protagoniste che, dal fumetto vintage degli anni ’50 al graphic novel più autoriale, esplorando temi come amore, sessualità, creatività, discriminazione, indipendenza, attraversa la psichedelia degli anni ’70 e del fumetto underground, fino alla scena contemporanea mainstream di Marvel e DC Comics.
Questa mostra – sottolinea la curatrice Kim Munson – è una rappresentazione dell’ampia gamma e diversità delle donne che operano nei fumetti e dei tanti generi in cui stanno lavorando, siano esse memorie personali, storie per bambini, di supereroi, di genere epico/fantasy, o ancora nel graphic journalism e nella grafica editoriale.
Accanto alle tavole di Trina Robbins, vera e propria icona “militante” del fumetto underground e dell’attivismo femminista che nel 1986 è la prima fumettista della storia a disegnare Wonder Woman per una major come la DC Comics, sono presenti opere originali di Afua Richardson e Alitha Martinez (entrambe autrici e attiviste, vincitrici dell’Eisner Award per il loro lavoro su World of Wakanda della Marvel, serie spin-off del già “politico” Black Panther di Ta-Nehisi Coates), di Colleen Doran (che ha disegnato sui testi di sceneggiatori del calibro di Neil Gaiman e Alan Moore), di Emil Ferris, il cui graphic novel La mia cosa preferita sono i mostri (pubblicato in Italia da Bao Publishing) è diventato un vero successo editoriale di critica e pubblico, premiato anche con il Fauve d’Or al Festival Internazionale di Angoulême come “Miglior fumetto dell’anno” del 2018 e di Ann Telnaes, Premio Pulitzer come vignettista del Washington Post.
E ancora: Ebony Flowers (autrice di Hot Comb, considerato da Guardian, Washington Post e Believer uno dei migliori libri del 2019), Trinidad Escobar (fumettista e poetessa filippina di San Francisco, dove insegna al California College of the Arts), Tillie Walden (Su un raggio di sole, Bao), Joyce Farmer (Special Exits, Eris Edizioni) e a grande sorpresa, solo per l’edizione italiana, anche le tavole di Raina Telgemeier, la fumettista bestseller con le più alte vendite di libri negli USA (e nel mondo), vincitrice di cinque Eisner Awards, che nei suoi straordinari graphic novel per ragazzi affronta con grande delicatezza le problematiche preadolescenziali.
Mostra Women in Comics – Scheda sul sito di Palazzo Merulana
Ultimo aggiornamento in data 20 Ottobre 2023